Pubblicato su Rivista Micron
Da anni ormai la Germania segue un programma che mette insieme la tutela del clima e quella dell’ambiente in una gestione sostenibile. Secondo logiche di partecipazione.
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The Final Frontier
Pubblicato su Rivista Micron
Da anni ormai la Germania segue un programma che mette insieme la tutela del clima e quella dell’ambiente in una gestione sostenibile. Secondo logiche di partecipazione.
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Avamposto42, is the official website of European Space Agency (ESA) astronaut Samantha Cristoforetti, who is currently training for the second long duration mission of the Italian Space Agency (ASI) on board the International Space Station. Samantha will be a Flight Engineer for Expedition 42 and 43 between November 2014 and May 2015.
My posts on Avamposto42 (in Italian):
Snack sani con oli vegetali e semi oleosi
Addio e grazie di tutto… lo sgombro!
Dalle sardèe in saòr al bonus food
Proteine animali in cucina (quelle sane)
Come la preparazione del cibo influenza l’indice glicemico
Uno snack salutare e alternativo
Colazione a basso indice glicemico
International Space Station (prima degli Shenanigans)
Il segreto è nella salsa… e nel punto di fumo!
Cibo spaziale: la termostabilizzazione
Nella vita ci vuole un po’ di pepe e… curry!
Scelta del cibo spaziale: l’inizio
Pubblicato su Scienza in Rete
La diffusione della rete in fibra ottica in Italia supera di poco l’1%. Tuttavia, secondo le intenzioni del governo, questo digital divide “infrastrutturale” dovrebbe essere colmato nel giro di pochi anni. In effetti, nel documento La strategia italiana per la banda ultralarga, presentato a inizio marzo 2015, l’obiettivo principale è quello di sviluppare una nuova rete sull’intero territorio nazionale, garantendo al 50% della popolazione un collegamento ad almeno 100 megabit per secondo (Mbps) entro il 2020.
Il resto dei cittadini potrà invece contare su circa 30 Mbps. Al momento, solo il 21% della popolazione può trasmettere dati a questa velocità, rispetto alla media dei paesi europei che ha già raggiunto il 64%.
L’Italia parte quindi da una situazione di svantaggio, con un ritardo stimabile in circa 3 anni.
Antonio Pilello intervista Massimo Carboni, coordinatore del Dipartimento Infrastrutture del GARR, la rete telematica italiana dell’Istruzione e della Ricerca.
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Pubblicato su Il Deutsch-Italia
Science: it’s a girl thing! O almeno dovrebbe. In Germania, più donne che uomini completano un corso di studi, ma la percentuale di scienziati di sesso maschile nelle università è decisamente maggiore, specialmente per le posizioni di leadership. Nel 2013, come riportato dal settimanale Die Zeit, la proporzione di professoresse nelle università tedesche era pari al 21.3%. Questo valore cresce se il grado di insegnamento è più basso. Il 38% delle cattedre Junior è detenuto da una donna, ma solo il 16.5% occupa i livelli C4 / W3 del Bundesbesoldungsordnung, la tabella retributiva federale. Anche tra i rettori il gender gap è evidente: solo il 14.5% degli istituti è guidato da una donna. Si tratta comunque di una carenza europea, come mostrato dal documento She Figures 2012. Nonostante i progressi, le disuguaglianze di genere nella scienza tendono a persistere. Nel 2010, infatti, il 59% dei laureati europei era di sesso femminile, ma solo il 20% degli accademici di alto livello era una donna.
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Pubblicato su Il Deutsch-Italia
Questa è la storia di Francesco, ma potrebbe essere quella di Marco, Giulia, Veronica, Federico… Nel corso degli ultimi anni, la mobilità internazionale degli studenti neolaureati è aumentata, soprattutto quella interna all’Unione Europea. Uno dei Paesi di destinazione più ambiti è certamente la Germania, dove nel 2013 la percentuale di dottorati conseguiti da un cittadino straniero ha superato il 15%, secondo quanto riportato dal Bundesministerium für Bildung und Forschung (BMBF), il ministero federale per l’educazione e la ricerca. Tra i nuovi arrivati ci sono anche molti Italiani. Francesco è uno di questi.
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Pubblicato su Il Deutsch-Italia
Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. Solo che in molti casi è lentissimo. In effetti, il digital divide, il divario esistente tra chi ha accesso alle tecnologie dell’informazione e chi ne è escluso, è molto spesso dovuto alla qualità delle infrastrutture, che però sono carenti in molti Paesi europei. Ben dieci di questi, infatti, hanno una diffusione della rete in fibra ottica minore dell’1%. Le sorprese non mancano: Germania, Austria e Regno Unito fanno parte di questo gruppo, che comprende anche Belgio, Croazia, Cipro, Grecia, Irlanda, Malta e Polonia.
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Pubblicato su Scienza in Rete
Berlino sta vivendo una forte epidemia di morbillo. Iniziata nell’ottobre 2014, per gli esperti non si tratta di una sorpresa assoluta perché le lacune nella vaccinazione della popolazione sono relativamente grandi. Ne abbiamo parlato con Alberto Villani, responsabile di Pediatria Generale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, e con Susanna Esposito, Presidente della Commissione OMS per l’eliminazione di morbillo e rosolia congenita.
Antonio Pilello intervista Alberto Villani e Susanna Esposito
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Pubblicato su Rivista Micron
Nelle elezioni europee dello scorso maggio i programmi dei maggiori partiti rappresentati a Bruxelles hanno visto l’ambiente assumere, almeno sulla carta, una considerevole rivalsa. Al centro delle questioni ecologiche di tutte le forze politiche, hanno trovato ampio spazio, trasversalmente, i temi legati all’energia, i cambiamenti climatici e l’inquinamento. La speranza è che ai buoni propositi facciano seguito anche le buone azioni.
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Pubblicato su Science on the Net
The Institute of Radio Astronomy (IRA), whose role is recognized at the international level, is the academic institution where radio astronomy research is traditionally carried out in Italy. We had the pleasure to speak with its director, Luigina Feretti.
What are the main projects currently active at IRA?
Our scientific research regards all the fundamental questions of modern astrophysics: for example, the dark matter, the galactic nuclei hosting supermassive black holes and the formation of all the cosmic structures. Our astronomy is “invisible”, but it is complementary to the optic one. There are several natural phenomena of non-thermal origin, generally due to relativistic particles that move in a magnetic field, which are detectable only through radio waves. We also carry out important studies of geodesy, for example by measuring the movement of the Earth’s crust.
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Pubblicato su Science on the Net
From 23rd to 27th June 2014, Gothenburg (Sweden) hosted the Graphene Week 2014, one of the most important conferences for scientists who study graphene and other 2D materials. About 450 researchers attended the meeting, including the two Nobel prize laureates Andre Geim and Klaus von Klitzing. Afterwards, we had the pleasure to speak with Vincenzo Palermo, the leader of the Functional Organic Materials research unit of the National Research Council of Italy (CNR), who is working on the research and production of some innovative materials for optoelectronics and photovoltaics, using self-assembling molecules and graphene.
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